Il vino, specialmente in Italia, è la poesia della terra
(M. Soldati, Vino al vino)
La Val Versa è una striscia di terra tra le provincia di Pavia e Piacenza, in pieno Appennino Settentrionale. Santa Maria della Versa è uno dei principali centri vitivinicoli dell’Oltrepò Pavese ed è qui, in una frazione del comune chiamata Valdamonte, che, all’inizio del secolo scorso, inizia la storia dell’Azienda Agricola Valdamonte ex-conferente della più grande Cantina di Santa Maria. L’azienda è oggi gestita da Alberto Fiori, enologo, che nel 2009 ha deciso di iniziare a vinificare le proprie uve e a produrre propri vini, in una perfetta commistione di tradizione e innovazione.
È Alberto stesso che, in una ventilata ma bella domenica di febbraio, ci porta a passeggiare tra i suoi vigneti, 15 ettari tra i 300 e i 370 s.l.m. che si estendono tra i comuni di Santa Maria della Versa e Rovescala, coltivati secondo il metodo biologico (certificazione ottenuta nel 2019).
Dal 2017, l’Azienda ha avviato anche l’attività agrituristica, gestita da Carola, moglie di Alberto. Nella semplice e accogliente sala dell’agriturismo, in un’atmosfera familiare e rilassata, inizia la degustazione vera e propria dei vini abbinati a prodotti tipici del territorio.
I vini che abbiamo degustato sono:
PINOT NERO vinificato in bianco IGT. È un vino frizzante, molto fresco e gradevole, perfetto per un aperitivo.
347 M.S.L.M. Bianco Fermo IGT. Nato dall’uvaggio di riesling renano (90%) e chardonnay (10%), un vino in perfetto equilibrio tra freschezza e mineralità. Interessante la proposta di farne assaggiare due annate diverse, lasciandoci toccare così con mano il cambiamento che il vino subisce nel corso del tempo, quando le note sulfuree del riesling emergono rispetto alla freschezza dello chardonnay.
347 M.S.L.M. Rosso Fermo IGT. Un blend di barbera (80%) e croatina (20%) dà vita a un rosso compatto, potente e piacevolissimo da bere. Ci racconta Carola: “È come un bambino, ci dà soddisfazioni incredibili. Di anno in anno cerchiamo di prestargli sempre più attenzioni, perché c’è sempre più richiesta.Dal 2009 che facevamo 3.300 bottiglie ad oggi siamo a 11.000 all’anno”.
NOVECENTO Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC. Uva croatina al 100% per il vino più tradizionale della zona. Corposo e al tempo stesso molto bevibile grazie alla frizzantezza e leggerissimo residuo zuccherino. A questo vino sono legate due particolarità: fa parte del progetto Bonarda dei Produttori e sull’etichetta riporta l’effigie di Ezio, nonno paterno di Alberto. Nonno e nipote non si sono mai conosciuti, ma attraverso i racconti il legame di Ezio con la propria terra è arrivato ad Alberto dando ottimi frutti. Letteralmente!
Perché andare
Due sono le principali ragioni per cui vi consiglio di visitare l’Azienda Agricola Valdamonte. La prima è che avrete la possibilità di scoprire (e magari portarvi a casa come ho fatto io!) vini gustosi, facili da bere ma non scontati e dall’ottimo rapporto qualità prezzo. La seconda ragione è la piacevolezza di trascorrere una giornata in una splendida valle, in compagnia di una coppia gentile, accogliente piena di amore per il proprio lavoro e territorio. Potete seguire l’Azienda Agricola Valdamonte anche su Instagram e Facebook.